Sant'Antonio con il Bambino, Pittoni
Sant'Antonio con il Bambino, Pittoni

Giovanni Battista Pittoni

(Venezia, 1687 – 1767)

Sant'Antonio con il Bambino
Caratterizzata da una pennellata sciolta e dal protagonismo spiccato delle figure ravvicinate al primo piano, la composizione è opera del grande maestro del Settecento Giovanni Battista Pittoni, uno dei protagonisti dell’internazionalizzazione della pittura veneziana nei paesi del nord Europa.
Nipote del pittore giordanesco Francesco Pittoni (1645 – 1724), Giambattista iniziò a lavorare nella bottega dello zio, affinando la propria cultura sugli esempi degli artisti contemporanei (Sebastiano Ricci e Antonio Balestra), che stavano portando una ventata di novità nell’ambiente lagunare. Già nelle opere d’esordio seppe infondere alla propria tela una nuova carica drammatica ed emozionale, perfettamente accordata ai valori espressivi dello spirito del melodramma contemporaneo. Nel 1716 risulta iscritto alla Fraglia dei pittori veneziani e, probabilmente nello stesso anno, entrò nel Collegio dei Pittori per restarvi fino alla morte.
Protagonista è l’imprevista apparizione di Gesù Bambino a Sant’Antonio di Padova, ritirato in preghiera a Camposampiero poco prima di morire.
Il dipinto, che si trovava già nella collezione Marina Nani Donà a Venezia, passato poi nella raccolta Vigolo a Vicenza e in seguito ad una fortunata collezione privata di Portogruaro, è edito da Laura Coggiola Pittoni1 (e datato al 1720 – 21). Ripropone quasi esattamente, pure nelle dimensioni, la tela già nella collezione Lord Crawford (Londra), custodita dal 1948 alla Fine Arts Gallery di San Diego (oggi San Diego Museum of Art, California) e pubblicata da Franca Zava Boccazzi2.
La nostra versione, più accurata nel ricamo del fazzoletto posato sul braccio del Santo, risale in realtà al 1730 circa, datazione confermata implicitamente da un disegno tratto dall’opera - ora conservato al museo Louvre di Parigi - realizzato da Anton Kern (1709 – 1747), artista boemo presente nell’atelier di Pittoni tra il 1723 - 25 e il 1730 - 35.
L’opera si distingue per la ricchezza del colore, per la morbidezza dell’impasto pittorico, per l’estremo rigore nel definire i particolari e per l’accorta regia luministica, che fa emergere le figure dallo sfondo ambrato rischiarato sulla destra dall’apparizione dorata. Gesù Bambino, lambito da un caldo fiotto di luce, aleggia su di una soffice nuvola allargando le braccia verso Sant’Antonio, accompagnato dal giglio, simbolo di castità e bontà.
Il fedele, fermo nell’atto di profonda contemplazione per il fulmineo miracolo, non osa alzare gli occhi, ma sorride commosso, portando una mano al petto per la meraviglia.
Emerge una perfetta sintonia con l’impostazione spaziale delle figure riprese dal basso per conferire loro grandiosità e respiro nella limitata superficie della composizione. Le preziose opere del maestro spesso si presentano di piccole dimensioni, facilmente trasportabili nelle regge dei potenti committenti amanti dell’arte pittoniana. Arte che si qualifica, già verso la metà degli anni Venti, per il sorgere di un nuovo sentimento arcadico, espresso da agili strutture e da una grazia spumeggiante di gusto rococò.
Nel 1727, al culmine della fama, Pittoni fu nominato accademico d’onore all’Accademia Clementina di Bologna e negli anni Trenta la sua opera veniva sollecitata dalla committenza nobiliare ed ecclesiastica dell’Italia centro - settentrionale, dal collezionismo veneto e dalle corti tedesche, spagnole e, più tardi, da quella russa.
Alcune opere del maestro sono oggi esposte in celebri musei tra cui, solo per citarne alcuni, il Louvre di Parigi, l’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Londra, il Metropolitan Museum of Modern Art di New York, il museo Ca’ Rezzonico di Venezia, la Pinacoteca di Brera.

Olio su tela,
1730 circa,
cm 57 x 80

Pubblicazione:
1 L. Coggiola Pittoni, Opere inedite rivendicate o poco note di Giambattista Pittoni, Venezia, 1933, p. 410;

Bibliografia di riferimento:
2 F. Zava Boccazzi, Pittoni L’opera completa, Electa, Alfieri Edizioni d’Arte, Venezia, 1979, p. 159, fig. 149

The Vision of Saint Anthony of Padua painting by Giovanni Battista Pittoni San Diego Museum of Art

in foto: Giambattista Pittoni, The Vision of Saint Anthony of Padua,
olio su tela,
San Diego Museum of Art, California (Stati Uniti)

  • Lun - Ven: 9:00 - 13:00 | 15:00 - 19:00
  • Sab e Dom: escusivamente previo appuntamento

Seguici su:

 

© 2021 Cecchetto Attilio - p.iva: 04297420269 - Design: F2MLab