Beppe Ciardi
Beppe Ciardi
Beppe Ciardi
Beppe Ciardi

Beppe Ciardi

(Venezia, 1875 - Quinto di Treviso, 1932)

Barche in laguna
Cavalli in riva al mare
Giuseppe Ciardi, meglio noto come Beppe, è figlio del pittore Guglielmo e fratello maggiore di Emma, la più nota e affermata pittrice del suo tempo. Erede della pittura di paesaggio del padre, illustre protagonista della svolta realista della pittura veneziana, Beppe ne raccoglie il testimone e i suoi primi oli non possono che partire dal confronto con i lavori più recenti del catalogo paterno. Si forma alla Scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti, scegliendo il corso di Disegno di figura sotto la guida di Ettore Tito. La pittura di Beppe guarda al suo maestro per scelta di temi e per impaginazione delle scene, ma è attenta e curiosa nei confronti di Luigi Nono e del suo verismo programmatico. Amante della natura, si interessa anche al paesaggismo, maturando un proprio linguaggio postimpressionista; le sue prime prove pittoriche, fatte di una pennellata corposa, larga e ricca di vibrazioni, trapelano subito talento.
Intorno al 1896 inizia ad esporre in alcune mostre e la Biennale del 1899 rappresenta per l’artista il vero esordio nella scena pubblica nazionale, poiché espone due opere che segnano il primo vero allontanamento dalla maniera del padre.
Uscito da poco dal corso di figura, inaugura un percorso creativo differente dal “paesaggio puro”, dedicandosi anche al ritratto, alle figure in costume, alla raffigurazione degli affetti, alle scene campestri e alla maternità. Siamo nei primissimi anni del 1900 quando decide di seguire la sua personale inclinazione per la natura e per il paesaggio che inizia ad essere predominante, ma mediato dalla presenza dell’uomo e del suo lavoro. In special modo, il paesaggio di montagna diviene una scenografia di quotidiana bellezza e un genere indagato in molti cicli pittorici. L’artista vi trova la solitudine e il simbolismo delle pozze d’acqua e degli stagni, delle baite, dei pagliai e quella pacifica e naturale convivenza tra uomini e animali.
Con l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915, si ritira a Quinto di Treviso con la famiglia, e nell’inverno successivo espone ben 143 opere alla rassegna intitolata I Ciardi presso la Galleria Centrale d’Arte di Milano.
Negli anni Venti, il suo linguaggio trova particolare sviluppo nella tecnica, che diventa più spessa, sbrigativa e impulsiva soprattutto nella raffigurazione degli elementi naturali.
Nella prima metà di questo decennio Beppe dipinge imbarcazioni che veleggiano nella laguna – le cosiddette “vele” – come quest’opera Barche in laguna. Egli le osserva e le ripropone in diverse varianti, mutando la loro direzione, cambiando l’atmosfera o modificando i dettagli del paesaggio. La luce è l’indiscussa protagonista di queste opere e Beppe lavora sempre en plein air, per non farsi sfuggire la breve durata degli effetti naturali. In questi paesaggi lagunari la pennellata si spezza in veloci appoggi di colore; il mare è realizzato con rapidi tocchi orizzontali accostati, che diventano guizzanti e appuntiti con l’incresparsi dell’acqua; il cielo è un omogeneo e vibrante tessuto di colore. La stesura irregolare e al contempo omogenea del colore svela l’uso di un pennello appositamente consumato, per creare un inedito effetto spugna nella descrizione del cielo.
Il pittore lavora a tutti i suoi temi sempre con lo stesso grande impegno; partecipa a moltissime esposizioni in tutta Italia e prende parte alla collettiva “Arte Italiana” organizzata a Milano da Ugo Ojetti, da sempre sostenitore della famiglia Ciardi.
Negli ultimi anni di vita è un artista molto conosciuto e dipinge con grande energia creativa in occasione di numerose rassegne collettive e personali. Si spegne a Quinto di Treviso nel 1932 e da questo momento la moglie Emilia si occupa di rendere omaggio alla memoria del marito, raccogliendo scritti e opere che hanno tenuto occupato l’artista per oltre un quarantennio di carriera e che ora sono sparse in tutto il mondo.

Beppe Ciardi (Venezia, 1875 - Quinto di Treviso, 1932)

Barche in laguna, 
olio su tavola, cm 30 x 20,
firmato in basso a sinistra: "Beppe Ciardi"
Pubblicazione:
A. Parronchi, Beppe Ciardi, catalogo generale delle opere, Allemandi, Torino, 2019, p. 285, tav. 1072

Cavalli in riva al mare,
olio su tela, cm 90 x 60,
firmato in basso a sinistra: "Beppe Ciardi"
Pubblicazione:
A. Parronchi, Beppe Ciardi, catalogo generale delle opere, Allemandi, Torino, 2019, p. 168, tav. 395.


Bibliografia di riferimento:
I Ciardi, Paesaggi e giardini, catalogo della mostra a cura di G. Romanelli, [Conegliano, Palazzo Sarcinelli, 16 febbraio – 23 giugno 2019], Marsilio Editore, Venezia, 2019;
A. Parronchi, Beppe Ciardi, catalogo generale delle opere, Allemandi, Torino, 2019.

  • Lun - Ven: 9:00 - 13:00 | 15:00 - 19:00
  • Sab e Dom: escusivamente previo appuntamento

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