Luigi Nono

Luigi Nono

Esponente della scuola veneziana dell’Ottocento, Luigi Nono è considerato un artista capace di grande qualità, con una carriera costellata di importanti incontri, di considerevoli ruoli e incarichi, un pittore che oggi conta dipinti di grande interesse custoditi nei musei di Udine e Trieste, e in altre raccolte italiane. Molto ricercato dai collezionisti di pittura veneta del XIX secolo, la sua produzione non è estremamente abbondante ed è anzi alquanto selezionata. Concettualmente vicino ai pittori di Barbizon e ai naturalisti francesi, i suoi dipinti rappresentano scene dal vero e scorci animati, ritratti, figure in interni, dipinti di genere di soggetto veneziano, scene di vita familiare, marine e animali domestici.
Luigi Nono nasce a Fusina, lembo estremo della laguna veneziana e inizia gli studi tecnici a Treviso, ma il padre nota la sua precoce attitudine al disegno e nel 1865 lo iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua formazione artistica si compie sotto gli insegnamenti di Pompeo Marino Molmenti, per la pittura; di Federico Moja, per la prospettiva; di Michelangelo Grigoletti, per il disegno della figura; di Domenico Bresolin, per il paesaggio. Qui conosce anche Giacomo Favretto, con il quale instaurerà un’amicizia amorevole e duratura. A vent’anni si interessa alla pittura paesaggistica, e subito dopo alla pittura di genere con soggetti della vita quotidiana, che risulteranno poi la sua pittura più influente. Nel 1876 effettua un viaggio di studio tra Firenze, Roma e Napoli, documentato da corrispondenza epistolare e da alcuni disegni. Partecipa all’Esposizione Universale di Parigi del 1878, ottenendo riconoscimenti importanti, ed è presente a tutte le Biennali di Venezia, dove nel 1901 presenta anche una cospicua mostra personale. Nel frattempo, nel 1899 diviene insegnante di pittura all’Accademia di Venezia e ricoprirà questo incarico fino al 1917, anno precedente alla sua morte.
Negli anni giovanili, la fase di ideazione della composizione pittorica è testimoniata da schizzi, appunti a matita sul taccuino oppure da disegni preparatori. All’inizio degli anni Ottanta inizia a servirsi del mezzo fotografico e sviluppa grande interesse per la fotografia e per gli aspetti tecnici dell’immagine fotografica, riconoscendo il valore di questa come repertorio di modelli utile alla realizzazione del dipinto. La prima fase consiste nell’eseguire fotografie di scene che potrebbero costituire il tema idoneo alla realizzazione di un dipinto. In questa fase prepara i modelli in pose differenti, cercando di creare la migliore inquadratura. In una seconda fase fotografa dettagli o inquadrature precise, tutti caratterizzati da un taglio pittorico per definire meglio alcuni aspetti del dipinto. In una terza fase quadretta le fotografie e le trasporta in disegno, per poi passare all’esecuzione, o alla replica, del dipinto.
Tra le passioni di Nono spiccano un genuino interesse per la conservazione e la tutela dei monumenti di Venezia e un amore per le pitture degli antichi maestri che egli sceglie e compra, definendo una raccolta che nel corso dell’intera vita diverrà una vera e propria collezione di opere antiche.
Con il dipinto Ritratto di vecchio il pittore dimostra di saper realizzare opere finitissime e di qualità anche in tavolette di piccolo formato. Il ritratto è quello di un uomo canuto, sebbene non appaia troppo anziano; porta i baffi folti e una barba piena e soffice, che si congiunge ai capelli, dello stesso colore delle sopracciglia. La posa è contegnosa; lo sguardo calmo, profondo e i suoi occhi sono saggi e assorti. Il vecchio non guarda dritto lo spettatore, ma scruta un punto indefinito lontano.

Bibliografia:
P. Serafini, Il pittore Luigi Nono, catalogo ragionato dei dipinti e dei disegni, Allemandi, Torino, 2006.

Luigi Nono (Fusina, 1850 – Venezia 1918)
Ritratto di vecchio,
firmato e datato: «L. IX 1878»
olio su tela applicata a tavoletta, cm 18 x 24
(con cornice: cm 38 x 44)

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