(Firenze, 1642 - 1710)

Nature morte di fiori in vasi di metallo
Due enormi bouquets di fiori variopinti debordano dai loro sofisticati vasi metallici posati su di un tavolo. L’artista, nella sua studiata architettura disordinata, dipinge, con un impeto decorativo pienamente barocco, un’ampissima varietà di fiori rutilanti e spettacolari, delicati e squillanti che si sovrappongono, risaltati da uno sfondo scuro, ma che denotano altresì un vero e proprio interesse naturalistico.
Le composizioni, caratterizzate da una forte libertà espressiva, appaiono come un’esplosione di fiori carnosi e colorati che si diramano in tutte le direzioni e giocano sulla flessuosità dei gambi elastici che si piegano morbidamente nelle zone limitrofe del dipinto. Le tele, di presenza estremamente decorativa, regalano un armonioso effetto di affollamento più luminoso al centro, che si incupisce verso l’esterno.
La pittura dello Scacciati crepitante, corposa e materica, stesa con pennellate pastose fu molto apprezzata dai Medici, soprattutto dalla granduchessa Vittoria e del granduca Cosimo III, per i quali eseguì molte tele destinate all’arredo della Villa dell’Ambrogiana. L’artista fu, assieme a Bartolomeo Bimbi, la figura portante della committenza tardomedicea amante della natura morta.

olio su tela,
cm 79 x 135h

Expertise: prof. Ugo Ruggeri