(Venezia, 1715 - 1770 circa)
Il Canal Grande verso la Pescheria
Tra i pittori attivi a Venezia lungo tutto l’arco del XVIII secolo, un particolare interesse presenta Apollonio Facchinetti detto Domenichini, il cui nome compare nel registro della Fraglia dei pittori veneziani per l’anno 1757: a lui e alla bottega sono attribuibili centinaia di vedute di Venezia, della riviera del Brenta, di Roma, e anche moltissimi paesaggi di fantasia e capricci con rovine classiche. All’artista sono state attribuite le tredici vedute veneziane conservate nella Fondazione Langmatt a Baden, in Svizzera.
Questa veduta del Canal Grande raffigura a destra il Campo de la Pescaria e le Fabbriche Nuove di Rialto, mentre a sinistra si susseguono il Palazzo Michiel delle Colonne, il Palazzo Michiel Dal Brusà, il palazzetto Ceffis acquistato da Joseph Smith e raffigurato nella fase di ristrutturazione iniziata nel 1740, la Ca’ da Mosto, il Palazzo Dolfin formato da due edifici gotici del Quattrocento, il Palazzo Bollani e altre costruzioni in direzione del ponte di Rialto. Il Domenichini immerge queste storiche architetture, rese con efficacia e puntualità, in un’atmosfera armoniosa, dipinta con sbuffi di nuvolette strappate o timidamente cumuliformi, con una distesa liquida verdognola segnata da un lieve moto ondoso.
La veduta, caratterizzata da una luminosità diffusa senza decisi passaggi chiaroscurali, coniuga la sicura impostazione prospettica con una tavolozza cromatica dalle tonalità pacate, mentre le figurette, toccate con vivaci pigmenti blu, rossi, ocra e bianchi, contribuiscono ad animare la composizione e a scandire la profondità spaziale.

Olio su tela,
cm 61 x 97

Expertise: prof. Dario Succi